Titolo IV - Installazione in fabbricati destinati anche ad altro uso o in locali inseriti nella volumetria del fabbricato servito
4.1
- Disposizioni comuni.
4.1.1.
Ubicazione
a)
Il piano di calpestio dei locali non può essere ubicato a
quota inferiore a -5 m. al di sotto del piano di riferimento. Nel
caso dei locali di cui al punto 4.2.6. è ammesso che tale
piano sia a quota più bassa e comunque non inferiore a -10 m.
dal piano di riferimento.
b)
Almeno una parete, di lunghezza non inferiore al 15% del perimetro,
deve essere confinante con spazio scoperto o strada pubblica o
privata scoperta o nel caso di locali interrati, con intercapedine ad
uso esclusivo, di sezione orizzontale netta non inferiore a quella
richiesta per l'aerazione e larga non meno di 0,6 m. ed attestata
superiormente su spazio scoperto o strada scoperta.
4.1.1.1.
Limitazioni dell'ubicazione di apparecchi alimentati con gas a
densità maggiore di 0,8
L'installazione
è consentita esclusivamente in locali fuori terra,
eventualmente comunicanti con locali anch'essi fuori terra. In
entrambi i casi il piano di calpestio non deve presentare
avvallamenti o affossamenti tali da creare sacche di gas che
determinino condizioni di pericolo.
4.1.2.
Aperture di aerazione
I
locali devono essere dotati di una o più aperture permanenti
di aerazione realizzate su pareti esterne di cui al punto 4.1.1.b); è
consentita la protezione delle aperture di aerazione con grigliati
metallici, reti e/o alette antipioggia a condizione che non venga
ridotta la superficie netta di areazione.
Le
aperture di aerazione devono essere realizzate e collocate in modo da
evitare la formazione di sacche di gas, indipendentemente dalla
conformazione della copertura. Nel caso di coperture piane tali
aperture devono essere realizzate nella parte più alta della
parete di cui al punto 4.1.1.b).
Ai
fini della realizzazione delle aperture di aerazione, la copertura è
considerata parete esterna qualora confinante con spazio scoperto e
di superficie non inferiore al 50% della superficie in pianta del
locale, nel caso dei locali di cui al punto 4.2. e al 20% negli altri
casi.
Le
superfici libere minime, in funzione della portata termica
complessiva non devono essere inferiori a (“Q” esprime la portata
termica, in kW ed “S” la superficie, in cm2):
a)
locali fuori terra: S ≤ Q x 10;
b)
locali seminterrati ed interrati, fino a quota -5 m. dal piano di
riferimento: S ≥ Q x 15;
c)
locali interrati, a quota compresa tra -5 m. e -10 m. al di sotto del
piano di riferimento (consentiti solo per i locali di cui al punto
4.2.): S ≥ Q x 20; (con un minimo di 5.000 cm2).
Alle
serre non si applicano tali valori.
In
ogni caso ciascuna apertura non deve avere superficie netta inferiore
a 100 cm2.
4.1.2.1.
Limitazioni delle aperture di aerazione per gli apparecchi alimentati
con gas a densità maggiore di 0,8
Almeno i 2/3 della superficie di aerazione devono essere realizzati a filo del piano di calpestio, con un'altezza minima di 0,2 m. Le aperture di aerazione devono distare non meno di 2 m., per portate termiche non superiori a 116 kW e 4,5 m per portate termiche superiori, da cavità, depressioni o aperture comunicanti con locali ubicati al di sotto del piano di calpestio o da canalizzazioni drenanti.
4.1.3.
Disposizione degli apparecchi all'interno dei locali
Le
distanze tra un qualsiasi punto esterno degli apparecchi e le pareti
verticali e orizzontali del locale, nonché le distanze fra gli
apparecchi installati nello stesso locale devono permettere
l'accessibilità agli organi di regolazione, sicurezza e
controllo nonché la manutenzione ordinaria.
4.2.
- Locali di installazione di apparecchi per la climatizzazione di
edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore.
I
locali devono essere destinati esclusivamente agli impianti termici.
4.2.1.
Ubicazione
I
locali non devono risultare sottostanti o contigui a locali di
pubblico spettacolo, ad ambienti soggetti ad affollamento superiore a
0,4 persone/m2
o
ai relativi sistemi di vie di uscita. Tale sottostanza o contiguità
è tuttavia ammessa purché la parete confinante con
spazio scoperto, strada pubblica o privata scoperta, o nel caso di
locali interrati con intercapedine ad uso esclusivo, attestata
superiormente su spazio scoperto o strada scoperta, si estenda per
una lunghezza non inferiore al 20% del perimetro e la pressione di
esercizio non superi i 0,04 bar.
4.2.2.
Caratteristiche costruttive
I
locali posti all'interno di fabbricati destinati anche ad altri usi
devono costituire compartimento antincendio.
Le
strutture portanti devono possedere i requisiti di resistenza al
fuoco non inferiore a R 120, quelle di separazione da altri ambienti
non inferiore a REI 120. Le strutture devono essere realizzate con
materiale di classe 0 di reazione al fuoco. Nel caso di apparecchi di
portata termica complessiva inferiore a 116 kW è ammesso che
tali caratteristiche siano ridotte a R60 e REI 60.
Ferme restando le limitazioni di cui al punto 4.2.4., l'altezza del locale di installazione deve rispettare le seguenti misure minime, in funzione della portata termica complessiva:
- non superiore
a 116 kW: 2.00 m.;
-
superiore a 116 kW e sino a 350 kW: 2.30 m.;
-
superiore a 350 kW e sino a 580 kW: 2.60 m.;
-
superiore a 580 kW: 2.90 m.
4.2.3.
Aperture di aereazione
La
superficie di aerazione, calcolata secondo quanto impartito nel punto
4.1.2., non deve essere in ogni caso inferiore di 3.000 cm2
e
nel caso di gas di densità maggiore di 0,8 a 5.000 cm2.
In
caso di locali sottostanti o contigui a locali di pubblico spettacolo
o soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone/m2
o
ai relativi sistemi di via di uscita, l'apertura di aerazione si deve
estendere a filo del soffitto, nella parte più alta della
parete attestata su spazio scoperto o su strada pubblica o privata
scoperta o nel caso di locali interrati, su intercapedine ad uso
esclusivo attestata superiormente su spazio scoperto o strada
scoperta.
La
superficie netta di aerazione deve essere aumentata del 50% rispetto
ai valori indicati al punto 4.1.2. ed in ogni caso deve estendersi
lungo almeno il 70% della parete attestata sull'esterno, come sopra
specificato, per una altezza, in ogni punto, non inferiore a 0,50 m.
Nel caso di alimentazione con gas a densità superiore a 0,8,
tale apertura deve essere realizzata anche a filo del pavimento nel
rispetto di quanto previsto al punto 4.1.2.1.
4.2.4.
Disposizione degli impianti all'interno dei locali
Lungo
il perimetro dell'apparecchio è consentito il passaggio dei
canali da fumo e delle condotte aerotermiche, della tubazioni
dell'acqua, gas, vapore e dei cavi elettrici a servizio
dell'apparecchio.
È
consentita l'installazione a parete di apparecchi previsti per tale
tipo di installazione.
È
consentito che più apparecchi termici a pavimento o a parete,
previsti per il particolare tipo di installazione, siano posti tra
loro in adiacenza o sovrapposti, a condizione che tutti i dispositivi
di sicurezza e di controllo siano facilmente raggiungibili.
Il
posizionamento dei vari componenti degli impianti deve essere tale da
evitare il rischio di formazione di sacche di gas in misura
pericolosa.
4.2.5.
Accesso
L'accesso
può avvenire dall'esterno da:
-
spazio scoperto;
-
strada pubblica o privata scoperta;
-
porticati;
-
intercapedine antincendio di larghezza non inferiore a 0,9 m.;
oppure
dall'interno tramite disimpegno, realizzato in modo da evitare la
formazione di sacche di gas, ed avente le seguenti caratteristiche:
a) impianti di portata termica non superiore a 116 kW: resistenza al fuoco della struttura REI 30 e con porte REI 30;
b)
impianti di portata termica superiore a 116 kW:
-
superficie netta minima di 2 m2;
-
resistenza al fuoco della struttura REI 60 e con porte REI 60;
-
aerazione a mezzo di aperture di superficie complessiva non inferiore
a 0,5 m2
realizzate
su parete attestata, su spazio scoperto, strada pubblica o privata
scoperta, intercapedine. Nel caso di alimentazione con gas a densità
non superiore a 0,8, è consentito l'utilizzo di un camino di
sezione non inferiore a 0,1 m2.
Nel
caso di locali ubicati all'interno del volume di fabbricati
destinati, anche parzialmente a pubblico spettacolo, caserme,
attività comprese nei punti 51, 75, 84, 85, 86, 87, 89, 90, 92
e 94 (per altezza antincendio oltre 54 m.), dell'allegato al D.M. 16
febbraio 1982 o soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone per
m2,
l'accesso deve avvenire direttamente dall'esterno o da intercapedine
antincendio di larghezza non inferiore a 0,9 m.
4.2.5.1.
Porte
Le
porte dei locali e dei disimpegni devono:
-
essere apribili verso l'esterno e munite di congegno di autochiusura,
di altezza minima di 2 m. e larghezza minima 0,6 m. Per impianti con
portata termica complessiva inferiore a 116 kW il senso di apertura
delle porte non è vincolato;
-
possedere caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI
60 o REI 30, per impianti di portata termica rispettivamente
superiore o non a 116 kW. Alle porte di accesso diretto da spazio
scoperto, strada pubblica o privata, scoperta, o da intercapedine
antincendio non è richiesto tale requisito, purché
siano in materiale di classe 0 di reazione al fuoco.
4.2.6.
Limitazioni per l'installazione a quota inferiore a -5 m. e sino a
-10 m. al di sotto del piano di riferimento
a)
Le aperture di aerazione e l'accesso devono essere ricavati su una o
più intercapedini antincendio, attestate su spazio scoperto,
non comunicanti con alcun locale e ad esclusivo uso del locale
destinato agli apparecchi.
b)
All'esterno del locale ed in prossimità di questo deve essere
installata, sulla tubazione di adduzione del gas, una valvola
automatica del tipo normalmente chiuso asservita al funzionamento del
bruciatore e al dispositivo di controllo della tenuta del tratto di
impianto interno tra la valvola stessa e il bruciatore.
c)
La pressione di esercizio non deve essere superiore a 0,04 bar.
4.3.
- Locali per forni da pane, lavaggio biancheria, altri laboratori
artigiani e sterilizzazione.
Gli
apparecchi devono essere installati in locali ad essi esclusivamente
destinati o nei locali in cui si svolgono le lavorazioni.
4.3.1.
Caratteristiche costruttive
Le
strutture portanti devono possedere i requisiti di resistenza al
fuoco non inferiore a R 60, quelle di separazione da altri ambienti
non inferiore a REI 60. Per portate termiche complessive fino a 116
kW, sono consentite strutture R/REI 30.
4.3.2.
Accesso e comunicazioni
L'accesso
può avvenire:
-
direttamente dall'esterno, tramite porta larga almeno 0,9 m.
realizzata in materiale di classe 0 di reazione al fuoco e/o;
-
da locali attigui, purché pertinenti l'attività stessa,
tramite porte larghe almeno 0,9 m., di resistenza al fuoco non
inferiore a REI 30, dotate di dispositivo di autochiusura anche del
tipo normalmente aperto purché asservito ad un sistema di
rivelazione incendi.
4.4.
- Locali di installazione di impianti cucina e lavaggio stoviglie.
I
locali, fatto salvo quanto consentito nel successivo punto 4.4.3.,
devono essere esclusivamente destinati agli apparecchi.
4.4.1.
Caratteristiche costruttive
Le
strutture portanti devono possedere resistenza al fuoco non inferiore
a R 120, quelle di separazione da altri ambienti non inferiore a REI
120. Per impianti di portata termica complessiva fino a 116 kW sono
consentite caratteristiche R/REI 60.
4.4.2.
Accesso e comunicazioni
L'accesso può avvenire direttamente:
-
dall'esterno, tramite porta larga almeno 0,9 m. in materiale di
classe 0 di reazione al fuoco;
-
e/o dal locale consumazione pasti, tramite porte larghe almeno 0,9 m.
di caratteristiche almeno REI 60 per portate termiche superiori a 116
kW e REI 30 negli altri casi, dotate di dispositivo di autochiusura
anche del tipo normalmente aperto purché asservito ad un
sistema di rivelazione incendi.
È
consentita la comunicazione con altri locali, pertinenti l'attività
servita dall'impianto, tramite disimpegno anche non aerato, con
eccezione dei locali destinati a pubblico spettacolo, con i quali la
comunicazione può avvenire esclusivamente tramite disimpegno
avente le caratteristiche indicate al punto 4.2.5.b),
indipendentemente dalla portata termica.
4.4.2.1.
Ulteriori limitazioni per gli apparecchi alimentati con gas a densità
maggiore di 0,8
La
comunicazione con caserme, locali soggetti ad affollamento superiore
a 0,4 persone/m2,
locali di pubblico spettacolo o destinati alle attività di cui
ai punti 51, 75, 84, 85, 86, 87 e 89 dell'allegato al D.M. 16
febbraio 1982, può avvenire esclusivamente tramite disimpegno
avente le caratteristiche indicate al punto 4.2.5.b),
indipendentemente dalla portata termica.
4.4.3.
Installazione in locali in cui avviene anche la consumazione di pasti
L'installazione
di apparecchi a servizio di cucine negli stessi locali di
consumazione pasti è consentita alle seguenti ulteriori
condizioni:
a)
gli apparecchi utilizzati devono essere asserviti a un sistema di
evacuazione forzata (p.e.: cappa munita di aspiratore meccanico);
b) l'alimentazione del gas alle apparecchiature deve essere direttamente asservita al sistema di evacuazione forzata e deve interrompersi nel caso che la portata di questo scenda sotto i valori prescritti in seguito; la riammissione del gas alle apparecchiature deve potersi fare solo manualmente;
c)
l'atmosfera della zona cucina, durante l'esercizio, deve essere
mantenuta costantemente in depressione rispetto a quella della zona
consumazione pasti;
d)
il sistema di evacuazione deve consentire l'aspirazione di un volume
almeno uguale a 1 m3/h
di fumi per ogni kW di potenza assorbita dagli apparecchi ad esso
asserviti;
e)
le cappe o i dispositivi similari devono essere costruiti in
materiale di classe 0 di reazione al fuoco e dotati di filtri per
grassi e di dispositivi per la raccolta delle eventuali condense;
f)
tra la zona cucina e la zona consumazione pasti deve essere
realizzata una separazione verticale, pendente dalla copertura fino a
quota 2,2 m. dal pavimento, atta ad evitare l'espandersi dei fumi e
dei gas caldi in senso orizzontale all'interno del locale, in
materiale di classe 0 di reazione al fuoco ed avente adeguata
resistenza meccanica, particolarmente nel vincolo;
g) le comunicazioni dei locali con altri, pertinenti l'attività servita, deve avvenire tramite porte REI 30 con dispositivo di autochiusura;
h) il locale consumazione pasti, in relazione all'affollamento previsto, deve essere servito da vie di circolazione ed uscite, tali da consentire una rapida e sicura evacuazione delle persone presenti in caso di emergenza.
4.5. - Locali di installazione di generatori di aria calda a scambio diretto.
4.5.1.
Locali destinati esclusivamente ai generatori
I locali e le installazioni devono soddisfare i requisiti richiesti al punto 4.2. È tuttavia ammesso che i locali comunichino con gli ambienti da riscaldare attraverso le condotte aerotermiche, che devono essere conformi al successivo punto 4.5.3.
Inoltre:
- nel caso in
cui le lavorazioni o le concentrazioni dei materiali in deposito
negli ambienti da riscaldare comportino la formazione di gas, vapori
o polveri suscettibili di dare luogo ad incendi o esplosioni non è
permesso il ricircolo dell'aria;
-
l'impianto deve essere munito di dispositivo automatico che consenta,
in caso di intervento della serranda tagliafuoco, l'espulsione
all'esterno dell'aria calda proveniente dall'apparecchio;
-
l'intervento della serranda tagliafuoco deve determinare
automaticamente lo spegnimento del bruciatore.
4.5.2.
Locali di installazione destinati ad altre attività
È
vietata l'installazione all'interno di: locali di pubblico
spettacolo, locali soggetti ad affollamento superiore a 0,4
persone/m2,
locali in cui le lavorazioni o le concentrazioni dei materiali in
deposito negli ambienti da riscaldare comportino la formazione di
gas, vapori o polveri suscettibili di dare luogo ad incendi o
esplosioni.
All'interno
di autorimesse ed autofficine potranno essere consentiti solo gli
apparecchi rispondenti alle specifiche norme tecniche armonizzate.
4.5.2.1.
Caratteristiche dei locali
Le
pareti alle quali siano addossati, eventualmente, gli apparecchi
devono possedere caratteristiche almeno REI 30 ed in classe 0 di
reazione al fuoco.
Qualora
non siano soddisfatti i requisiti di incombustibilità o di
resistenza al fuoco, l'installazione all'interno deve avvenire nel
rispetto delle seguenti distanze:
-
0,60 m. tra l'involucro dell'apparecchio e le pareti;
-
1,00 m. tra l'involucro dell'apparecchio ed il soffitto.
Se
tali distanze non sono rispettate, deve essere interposta una
struttura di caratteristiche non inferiori a REI 120 di dimensioni
superiori di almeno 0,50 m. della proiezione retta dell'apparecchio.
Inoltre le pareti attraversate, in corrispondenza della condotta di
scarico dei prodotti della combustione, devono essere adeguatamente
protette. [I generatori con bruciatore atmosferico a tiraggio
naturale devono essere provvisti di un dispositivo antireflusso dei
prodotti della combustione]1.
Nel caso di installazione in ambienti soggetti a depressione o nei
quali le lavorazioni comportano lo sviluppo di apprezzabili quantità
di polveri incombustibili, gli apparecchi con bruciatore atmosferico
devono essere di tipo C.
4.5.2.2.
Disposizione degli apparecchi
La
distanza fra la superficie esterna del generatore di aria calda e
della condotta di evacuazione dei gas combusti da eventuali materiali
combustibili in deposito deve essere tale da impedire il
raggiungimento di temperature pericolose ed in ogni caso non
inferiore a 4 m. Tali prescrizioni non si applicano agli apparecchi
posti ad un'altezza non inferiore a 2,5 m. dal pavimento per i quali
sono sufficienti distanze minime a 1,5 m.
Gli
apparecchi possono essere installati a pavimento od a una altezza
inferiore a 2,5 m., se protetti da una recinzione metallica fissa di
altezza non inferiore a 1,5 m. e distante almeno 0,6 m. e comunque
posta in modo da consentire le operazioni di manutenzione e di
controllo.
4.5.3.
Condotte aerotermiche
Le
condotte devono essere realizzate in materiale di classe 0 di
reazione al fuoco. I giunti antivibranti devono essere di classe di
reazione al fuoco non superiore a 2.
Negli attraversamenti di pareti e solai, lo spazio attorno alle condotte deve essere sigillato con materiale in classe 0 di reazione al fuoco, senza tuttavia ostacolare le dilatazioni delle condotte stesse.
Le
condotte non possono attraversare luoghi sicuri (che non siano spazi
scoperti), vani scala, vani ascensore e locali in cui le lavorazioni
o i materiali in deposito comportano il rischio di esplosione e/o
incendio.
L'attraversamento
dei soprarichiamatí locali può tuttavia essere ammesso
se le condotte o le strutture che le racchiudono hanno una resistenza
al fuoco non inferiore alla classe del locale attraversato ed in ogni
caso non inferiore a REI 30.
Qualora
le condotte attraversino strutture che delimitano compartimenti
antincendio, deve essere installata, in corrispondenza
dell'attraversamento, almeno una serranda, avente resistenza al fuoco
pari a quella della struttura attraversata, azionata automaticamente
e direttamente da:
-
rivelatori di fumo, installati nelle condotte, qualora gli apparecchi
siano a servizio di più di un compartimento antincendio e si
effettui il ricircolo dell'aria;
-
dispositivi termici, tarati a 80°C, posti in corrispondenza delle
serrande stesse negli altri casi.
In
ogni caso l'intervento della serranda deve determinare
automaticamente lo spegnimento del bruciatore.
4.6.
- Locali di installazione di moduli a tubi radianti.
È
vietata l'installazione all'interno di locali di pubblico spettacolo,
locali soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone/m2,
locali in cui le lavorazioni o le concentrazioni dei materiali in
deposito negli ambienti da riscaldare comportino la formazione di
vapori e/o polveri suscettibili di dare luogo ad incendi e/o
esplosioni.
4.6.1. Caratteristiche dei locali
Le
strutture orizzontali e/o verticali alle quali sono addossati i
bruciatori dei moduli a tubi radianti, devono possedere
caratteristiche di resistenza al fuoco almeno R/REI 30 e classe 0 di
reazione al fuoco.
Qualora
non siano soddisfatti i requisiti di incombustibilità o di
resistenza al fuoco delle strutture, l'installazione deve avvenire
nel rispetto delle seguenti distanze:
-
0,60 m. tra l'involucro dei bruciatori e le pareti;
-
1,00 m. tra l'involucro dei bruciatori ed il soffitto.
Se
tali distanze non sono rispettate, deve essere interposta una
struttura di caratteristiche non inferiori a REI 120 avente
dimensioni lineari maggiori di almeno 0,50 m. rispetto a quelle della
proiezione retta del bruciatore lateralmente, e 1,0 m. rispetto a
quelle della proiezione retta del bruciatore superiormente.
Inoltre
le strutture attraversate, in corrispondenza della condotta di
scarico dei prodotti della combustione, devono essere adeguatamente
protette.
4.6.2.
Disposizione dei moduli all'interno dei locali
La
distanza tra la superficie esterna del modulo ed eventuali materiali
combustibili in deposito ed il piano calpestabile deve essere tale da
impedire il raggiungimento di temperature pericolose ed in ogni caso
non inferiore a 4 m.
Il
circuito radiante deve essere installato in modo da garantire, sulla
base di specifiche istruzioni tecniche fornite dal costruttore, che
la temperatura delle strutture verticali e orizzontali alle quali é
addossato il circuito medesimo non superi i 50°C, prevedendo, ove
necessario, l'interposizione di idonee schermature di protezione.
4.7.
- Installazione all'interno di serre.
L'installazione
all'interno di serre deve avvenire nel rispetto delle seguenti
distanze minime da superfici combustibili:
-
0,60 m. tra l'involucro dell'apparecchio e le pareti;
-
1,00 m. tra l'involucro dell'apparecchio e il soffitto.
Se
tali distanze non sono rispettate, deve essere interposta una
struttura di caratteristiche non inferiori a REI 120 di dimensioni
superiori di almeno 0,50 m. della proiezione retta dell'apparecchio.
L'aerazione
deve essere assicurata da almeno un'apertura di superficie non
inferiore a 100 cm2.
1 Periodo soppresso dal D.M. 16 novembre 1999.