Art. 1 - Istituzione dell'addizionale comunale all'IRPEF.1
É istituita, a decorrere dal 1 gennaio 19992, l'addizionale provinciale e comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Con uno o più decreti del Ministro delle finanze, di concerto con i Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e dell'interno, da emanare entro il 15 dicembre, é stabilita l'aliquota di compartecipazione dell'addizionale da applicare a partire dall'anno successivo ed é conseguentemente determinata con i medesimi decreti l’equivalente riduzione delle aliquote di cui all'articolo 11, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nonché eventualmente la percentuale dell'acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche relativamente al periodo di imposta da cui decorre la suddetta riduzione delle aliquote. L'aliquota di compartecipazione dovrà cumulare la parte specificamente indicata per i comuni e quella relativa alle province, quest'ultima finalizzata esclusivamente al finanziamento delle funzioni e dei compiti ad esse trasferiti.
I comuni possono deliberare la variazione dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale da applicare a partire dall'anno successivo con deliberazione da pubblicare su un sito informatico individuato con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, emanato di concerto con il Ministro della giustizia e con il Ministro dell'interno, che stabilisce altresì le necessarie modalità applicative. L'efficacia della deliberazione decorre dalla pubblicazione sul predetto sito informatico. La variazione dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale non può eccedere complessivamente 0,5 punti percentuali, con un incremento annuo non superiore a 0,2 punti percentuali. La deliberazione può essere adottata dai comuni anche in mancanza dei decreti di cui al comma 2.
L'addizionale è determinata applicando al reddito complessivo determinato ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di tale imposta l'aliquota stabilita ai sensi dei commi 2 e 3 ed é dovuta se per lo stesso anno risulta dovuta l'imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto delle detrazioni per essa riconosciute e dei crediti di cui agli articoli 14 e 15 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
Relativamente ai redditi di lavoro dipendente e ai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui agli articoli 46 e 47 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per le modalità di determinazione dell'addizionale provinciale e comunale e per l'effettuazione delle relative trattenute da parte dei sostituti di imposta si applicano le disposizioni previste per l'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche di cui all'articolo 50, comma 4, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.
L'addizionale é dovuta alla provincia ed al comune nel quale il contribuente ha il domicilio fiscale alla data del 31 dicembre dell'anno cui si riferisce l'addizionale stessa, per le parti spettanti, ovvero, relativamente ai redditi di lavoro dipendente e a quelli assimilati ai medesimi redditi, al comune in cui il sostituito ha il domicilio fiscale alla data di effettuazione delle operazioni di conguaglio relative a detti redditi, ed é versata, unitamente all'imposta sul reddito delle persone fisiche, con le modalità stabilite con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con i Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e dell'interno.
A decorrere dal
primo anno di applicazione delle disposizioni del presente articolo,
la ripartizione tra i comuni e le province delle somme versate a
titolo di addizionale é effettuata, salvo quanto previsto
dall'articolo 2, dal Ministero dell'interno, a titolo di acconto
sull'intero importo delle somme versate entro lo stesso anno in cui é
effettuato il versamento, sulla base dei dati statistici più
recenti forniti dal Ministero dell'economia e delle finanze entro il
30 giugno di ciascun anno relativi ai redditi imponibili dei
contribuenti aventi domicilio fiscale nei singoli comuni. Entro
l'anno successivo a quello in cui é stato effettuato il
versamento, il Ministero dell'interno provvede all'attribuzione
definitiva degli importi dovuti sulla base dei dati statistici
relativi all'anno precedente, forniti dal Ministero dell'economia e
delle finanze entro il 30 giugno, ed effettua gli eventuali conguagli
anche sulle somme dovute per l'esercizio in corso. Con decreto del
Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e
delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie
locali, possono essere stabilite ulteriori modalità per
eseguire la ripartizione. L'accertamento contabile da parte dei
comuni e delle province dei proventi derivanti dall'applicazione
dell'addizionale avviene sulla base delle comunicazioni del Ministero
dell'interno delle somme spettanti.
Fermo restando quanto previsto dall'articolo 44 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, ai fini dell'accertamento dell'addizionale, le province ed i comuni forniscono all'amministrazione finanziaria informazioni e notizie utili. Le province ed i comuni provvedono, altresì, agli eventuali rimborsi richiesti dagli interessati con le modalità stabilite con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Per quanto non disciplinato dal presente decreto, si applicano le disposizioni previste per l'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Al termine delle attività di liquidazione e di accertamento, le maggiori somme riscosse a titolo di addizionale e i relativi interessi sono versati alle province e ai comuni secondo le modalità stabilite con il decreto di cui al comma 6.
All'articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, recante norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti riguardanti la dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto e i relativi versamenti, nonché norme di unificazione degli adempimenti fiscali e previdenziali, di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) nella lettera a), dopo le parole: “alle imposte sui redditi” sono inserite le seguenti: “alle relative addizionali”;
b) la lettera d-bis), introdotta dall'articolo 50, comma 7, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, concernente l'istituzione dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche, é soppressa.
I decreti di cui ai commi 6 e 7 sono emanati sentita la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
1 Ai sensi dell'art. 28 L. 21 novembre 2000 n. 342, per l'anno 2000 la variazione dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale provinciale e comunale di cui all'art. 1, comma 3, D.Lgs. n. 360/1998 é efficace per i contribuenti che risiedono nei comuni che hanno deliberato la suddetta variazione e hanno pubblicato l'estratto della relativa deliberazione nella Gazzetta Ufficiale.
2 L'addizionale IRPEF è stata istituita sui redditi 2002 (dichiarazione 2003) con deliberazione del Consiglio Comunale n. 151/2001 (prima il Comune di Roma non applicava l'addizionale), successivamente, con deliberazione n. 10 del 1° febbraio 2007 è stata determinata l'aliquota dello 0,5% per i redditi 2007 (dichiarazione 2008), con deliberazione n. 649 del 23 dicembre 2005 è ancora confermata l'aliquota dello 0,2% per i redditi 2006 (dichiarazione 2007), con deliberazione n. 921 del 15 dicembre 2004 è stata confermata l'aliquota dello 0,2% per i redditi 2005 (dichiarazione 2006), con deliberazione n. 772 del 1° dicembre 2003 è stata ancora mantenuta invariata l'aliquota dello 0,2% per i redditi 2004 (dichiarazione 2005), e con deliberazione n. 72/2003 il Comune di Roma ha confermato per i redditi 2003 (dichiarazione 2004) l'aliquota dello 0,2% annuo.